Un luogo ricco di storia, numerosi i palazzi, chiese, opere architettoniche e pittoriche che si possono ammirare in città.
Vacanza di arte e cultura a Urbino
Un luogo ricco di storia, numerosi i palazzi, chiese, opere architettoniche e pittoriche che si possono ammirare in città.
Urbino conserva eccezionali opere d’arte rinascimentali e non solo:
Palazzo Ducale: voluto da Federico da Montefeltro, è testimonianza del nuovo modo di intendere lo stato, visione tipicamente rinascimentale che vede scambio d’idee, cultura e innovazione.
Bellissimi i Torricini, il Cortile d’Onore, il Salone del Trono, lo studio del Duca e la Biblioteca. Il palazzo subì i primi cambiamenti con il dominio dei Della Rovere, che fecero edificare il secondo piano nobile, detto “Appartamento roveresco”. Con l’avvento del potere Pontificio, per diventare, nel 1912, sede della Galleria Nazionale delle Marche: 80 sale con affreschi, dipinti, mobili, sculture, disegni, incisioni, arazzi risalenti al periodo compreso tra il 1300 e il 1600.
Casa di Raffaello: fu la casa natale del grande artista, costruita dal padre Giovanni Santi, poeta e pittore.
Si possono ammirare: la sala con soffitto a cassettoni, dove si trova l’Annunciazione, tela di Giovanni Santi, unitamente a copie di altre opere realizzate nell’800 da Raffaello. Di fianco alla sala si trova una piccola stanza nella quale si dice sia nato l’artista.
Al piano superiore c’è l’Accademia con manoscritti, edizioni rare, monete, ritratti.
Duomo di Urbino: chiesa principale di Urbino del 1063, inizialmente nasce come cattedrale rinascimentale per poi essere ricostruita in stile neoclassico, dall’architetto romano Giuseppe Valadier che le conferì l’antico splendore in seguito al terremoto del 1789. Bellissime le sette statue di santi che si trovano sulla facciata esterna. L’interno è suddiviso in navate: quella centrale ospita l’altare e i bronzi di Camillo Rusconi. Numerosi i dipinti: “La traslazione della Santa Casa di Loreto” di Claudio Ridolfi, il”Martirio di S.Sebastiano” di Federico Barocci e l’”Annunciazione” di Raffaello. Sull’altare maggiore si trova il dipinto di Unterberger che rappresenta la “Madonna Assunta”, cui è dedicata la cattedrale. La cupola è impreziosita dall’immagine dei quattro evangelisti.
Da visitare anche le Grotte del Duomo dette anche Oratorio del Santissimo Crocifisso della Grotta. Il complesso è composto da quattro cappelle dall’immenso valore artistico, situate nella zona sotterranea della Cattedrale:
– La Cappella della Natività con la Natività di Cristo di Emilio Taruffi e Gloria di Angeli di Andrea Giannotti.
– La Cappella del Crocifisso ricostruita da Valadier in stile neoclassico. All’interno di questa seconda cappella, che ospita le spoglie di Federico Ubaldo della Rovere ultimo duca di Urbino, si possono ammirare il Crocifisso di legno che si salvò miracolosamente dopo il terremoto del 1879 e gli affreschi raffiguranti i simboli della Passione e dei 4 evangelisti.
– La Cappella della Resurrezione dove ammirare La Pietà, scultura in marmo realizzata da Giovanni Bandini, l’Annunciazione della Vergine opera pittorica di Gian Andrea Urbani, e il Trionfo affresco di Andrea Giannotti.
– La Cappella del Sepolcro dove ammirare il gruppo di statue di terra cotta che rappresenta il Compianto su Cristo Morto.
Emozionante il Giro del Perdono, piccolo corridoio nei pressi della quarta cappella, impreziosito da due grandi crocifissi. Era tradizione urbinate percorrerlo durante i lunedì di Pasqua.
Accanto al Duomo è possibile visitare il Museo Diocesano Albani, un complesso di 12 sale, di cui fanno parte anche le due antiche sacrestie della Cattedrale, dove ammirare: il leggio di Federico III da Montefeltro, e diverse opere di Timoteo Viti (maestro di Raffaello Sanzio) e Girolamo Cialdieri, entrambi pittori urbinati. Bellissimi gli arredi liturgici che fanno da cornice agli affreschi di Antonio Alberti da Ferrara e del Battista Franco. Da non perdere la collezione di codici miniati.
Teatro Sanzio: espressione di un piano di rinnovamento urbanistico, il teatro progettato da Vincenzo Ghinelli vide la luce nel 1853, quando fu rappresentato “Il trovatore” di Giuseppe Verdi.
L’edificio è stato realizzato in stile tardo neoclassico e all’interno si possono ammirare una statua del Bramante di Gianbattista Pericoli e, nella sala, una decorazione pittorica Raffaele Antonioli da Gubbio della volta e il sipario-comodino, opera di Francesco Serafini.
Fortezza Albornoz: la fortezza, punto panoramico di straordnario effetto, commissionata dal Cardinale Angelico Grimoard, si trova a 485 metri d’altitudine, all’interno del Parco della Resistenza di Urbino. La fortezza ha forma rettangolare e dispone di due torri semicircolari. Dal portone d’ingresso, salendo una rampa si arriva alla terrazza principale della città. È stata di recente scoperta un porta che dalla Fortezza conduce a Porta Valbona e Palazzo Ducale.
Ceduta nel 1673 ai padri Carmelitani Scalzi, oggi è sede dell’Accademia di Belle Arti.
Oratorio di San Giovanni Battista, di Sant’Antonio Abate e di San Giacomo Apostolo: ospita bellissimi affreschi sulla Crocifissione di Cristo e le Storie della vita di San Giovanni Battista, realizzati dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni.
Oratorio San Giuseppe. Sulle pareti dell’edificio, rappresentata su 4 grandi tele dal pittore urbinate Carlo Roncalli, il visitatore ripercorre la storia di San Giuseppe, lo Sposalizio con Maria Vergine, la Nascita di Gesù Cristo, la fuga in Egitto e il Transito (Morte). L’altare è impreziosito da due colonne in porfido rosso con al centro la statua di San Giuseppe in marmo bianco realizzata da Giuseppe Lironi. Famoso Il Presepe di Federico Brandani situato proprio all’interno dell’Oratorio. Si tratta della Natività di Cristo realizzata in tufo e pietra pomice.
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